ANDREA TAPPI
INDICE
Introduzione
LE PRIME INIZIATIVE DELLA FIAT IN SPAGNA E LA NASCITA DELLA SEAT (1919-1950)
Alla ricerca del mercato spagnolo (1919-1936)
La guerra civile (1936-1939)
Il progetto SIAT (1939-1943)
La nascita della SEAT (1946-1950)
I PRIMI DIECI ANNI DELLA SEAT (1951-1960)
La Spagna verso il desarrollo
La SEAT e il settore automobilistico in Spagna
La fabbrica di Barcellona
Macchine e trasferimento internazionale di tecnologia
La 600: innovazioni e organizzazione produttiva
Parcellizzazione del lavoro e reclutamento della manodopera
Gerarchie, disciplina e paternalismo
LA SEAT NEI PRIMI ANNI SESSANTA (1961-1966)
Le potenzialità del mercato automobilistico spagnolo
Laumento della capacità produttiva
Produttività e condizioni di lavoro
Retribuzione e incentivi
La modifica dei tempi di lavoro e lo strapotere dellimpresa: due casi
Primi casi di conflittualità operaia
GRANDE IMPRESA E CONFLITTO CONTINUATO (1967-1975)
Levoluzione del settore automobilistico e il rapporto con la FIAT
I riflessi negativi della crescita produttiva
Il nuovo movimento operaio spagnolo
La mobilitazione operaia alla SEAT verso il conflitto permanente: problemi di lavoro e contrattazione
Il conflitto permanente
IL DIVORZIO DALLA FIAT (1976-1980)
La crisi del settore automobilistico e le difficoltà della SEAT
Il declino del modello franchista di relazioni industriali
CONCLUSIONI
APPARATI
Andrea Tappi, insegnante di Lettere presso un liceo romano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso lUniversità di Perugia (2003). Da anni collabora con lIstituto per la Cultura e la Storia di Impresa Franco Momigliano di Terni, presso cui ha conseguito il diploma in Esperto in economia e storia dimpresa (1999) e il master in Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale (2004) organizzato con lUniversità di Padova. È membro della Sezione Lazio dellAssociazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale e fa parte della redazione di Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale. Si occupa della storia dellindustria e del movimento operaio spagnolo e della storia del patrimonio industriale, con particolare riferimento allarea romana. È autore di diversi saggi e interventi in convegni su questi temi.
Frutto di una joint-venture con il governo franchista, la SEAT di Barcellona costituisce in assoluto la più importante esperienza estera della FIAT nel dopoguerra ed esemplifica il trasferimento e ladattamento su scala internazionale dei principi della produzione in serie. Dopo aver materialmente sostenuto i nazionalisti durante la guerra civile, nei decenni successivi la FIAT trovò in Spagna un mercato protetto per le proprie utilitarie, un costo del lavoro minore che in Italia e soprattutto lassenza delle più elementari libertà sindacali finché durò il regime del generale Franco. Gli anni di maggior crescita coincisero con la modernizzazione del paese a cavallo tra gli anni sessanta e settanta del Novecento. Eppure, il rapido aumento della produzione mise a nudo disfunzioni e difetti della fabbrica fordista. Con essi andò aumentando il malcontento al suo interno. Intanto, lassunzione di manodopera giovane e rurale rese quella della SEAT la maggiore concentrazione operaia del paese e un universo sempre meno controllabile da parte di una direzione aziendale connivente con il regime e abituata da ventanni alla pacificazione sociale imposta dallalto. La crisi economica degli anni settanta, lagonia del regime e la definitiva affermazione di commissioni operaie alternative al sindacato ufficiale comportarono nel 1980 la rinuncia della FIAT alla Spagna, a conferma che il successo della SEAT e i profitti della casa torinese si erano fondati durante i trenta anni precedenti su una peculiare declinazione della produzione di massa, sul binomio fordismo e franchismo